Impatto economico del lockdown
Un’analisi settoriale e regionale delle misure di contenimento
Un’analisi settoriale e regionale delle misure di contenimento
Il documento redatto dalla task force istituita dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione in accordo con il Ministero della Salute per valutare e proporre soluzioni tecnologiche data driven e affrontare l’emergenza sanitaria, sociale e economica legata alla diffusione del virus SARS-CoV-2 sul territorio italiano, effettua un’analisi settoriale e regionale dell’impatto economico causato dal Covid-19 con due finalità: valutare l’impatto economico delle misure di contenimento e fornire informazioni utili per gestire un nuovo lockdown
L’Italia è ormai nel pieno della fase 2 e si prepara alla riapertura totale dell’attività economica, nonostante la minaccia del Coronavirus non sia del tutto scomparsa. Questo studio effettua un’analisi settoriale e regionale dell’impatto economico dell’emergenza Coronavirus con due finalità: i) valutare l’impatto economico delle misure di contenimento; ii) fornire informazioni utili per gestire un nuovo lockdown (evento che potrebbe ripetersi in seguito ad una possibile recrudescenza dell’epidemia) e la successiva riapertura dell’economia. L’analisi mostra come la forte interdipendenza fra i settori produttivi e l’elevato dualismo dell’economia italiana impongano forti vincoli sulla gestione della ripartenza dell’attività economica dopo un lockdown. Allo stesso tempo, un’analisi dettagliata delle filiere di produzione – identificate in base alle domande che esse soddisfano (es. vestiario) e ai mercati esteri (es. USA) – e dell’esposizione al rischio Covid-19 dei lavoratori coinvolti permette di identificare il rischio di contagio legato all’attività produttiva e differenziarlo a livello regionale. Le conclusioni dell’analisi delle filiere e mercati esteri considerati inducono un cauto ottimismo, perché il numero di lavoratori esposti al rischio Covid-19 sarebbe poco più dell’1’% del totale degli occupati italiani a fronte di una produzione pari a un quarto del totale.
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