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il decreto sui contributi ai Comuni per la messa in sicurezza di edifici e del territorio
il decreto sui contributi ai Comuni per la messa in sicurezza di edifici e del territorio
Definite con un decreto in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale le modalità di presentazione delle domande per richiesta di contributi relative all’annualità 2022, da parte dei Comuni per realizzare interventi di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Le risorse complessive ammontano a 450 milioni di euro.
Le richieste di contributo da parte dei Comuni dovranno avvenire con modalità telematica, tramite la Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema di Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP) entro le ore 23:59 del 15 febbraio 2022.
Ciascun ente può presentare richiesta di contributo per una o più opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio e non può chiedere contributi di importo superiore al limite massimo di 1.000.000 di euro per i comuni con una popolazione fino a 5.000 abitanti, di 2.500.000 di euro per i comuni con popolazione da 5.001 a 25.000 abitanti e di 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti.
Non possono presentare la richiesta di contributo i comuni che risultano beneficiari, per la graduatoria dell’anno 2021, dell’intero contributo concedibile per fascia demografica. I comuni che hanno ricevuto, per l’anno 2021, parte dell’intero contributo richiedibile per fascia demografica possono presentare una nuova istanza per l’importo non concesso e/o non richiesto.
Il contributo erariale può essere richiesto solo per la realizzazione di opere, non integralmente finanziate da altri soggetti, secondo il seguente ordine di priorità:
a) messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
b) messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
c) messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell’ente.
Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito del dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – direzione centrale per la Finanza Locale.
Fonte: Viminale