“Da molti anni – ha dichiarato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro – e in particolare di nuovo durante l’ultima assemblea generale dell’Anci, i sindaci italiani si sono espressi in maniera univoca sulla necessità di superare l’attuale normativa che in base alla legge Severino prevede una sospensione di diciotto mesi dal mandato amministrativo, seppur in assenza di una condanna definitiva, anche per reati minori e soprattutto per un reato dal profilo incerto come l’abuso d’ufficio. La stragrande maggioranza di queste sospensioni decade alla loro scadenza e l’unica conseguenza che ne deriva è un grave danno per la vita della comunità che rimane senza guida, e per la figura del sindaco, la cui vita politica e personale viene inevitabilmente segnata”. “Per questo motivo – ha aggiunto Decaro – sentiamo oggi l’esigenza, al di là di quale sarà l’esito del referendum ammesso dalla Corte costituzionale e delle legittime posizioni assunte dalle forze politiche, di tornare a ribadire come Anci la necessità che la legge Severino venga modificata. Che sia per scelta degli elettori o per una iniziativa del Parlamento, che abbiamo più volte sollecitato, per noi è importante raggiungere questo obiettivo per dare stabilità e continuità alla vita amministrativa delle nostre comunità”.