Raggiunta oggi nell’ambito della Conferenza Stato-città, presieduta dal sottosegretario all’Interno Ivan Scalfarotto, l’intesa sul decreto del ministro dell’Interno – di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, il ministro dell’Istruzione, il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, il ministro per le Disabilità e il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard – sul riparto del contributo di 30 milioni di euro per il 2022 destinato ai comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione Siciliana e della Regione Sardegna per l’incremento del trasporto degli studenti con disabilità e le relative modalità di monitoraggio.
Ogni comune beneficiario è tenuto ad assicurare il raggiungimento dell’obiettivo specificatamente assegnato dal provvedimento per l’anno 2022 in termini di studenti con disabilità trasportati. Per questa finalità sono previsti ulteriori 50 milioni di euro per il 2023, 80 milioni di euro per il 2024, 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e 120 milioni di euro annui a decorrere dal 2027.
Nella stessa seduta, è stata anche raggiunta l’intesa sullo schema di decreto del ministro dell’Interno – di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, il ministro dell’Istruzione, il ministro per il Sud e la Coesione territoriale e il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard – sul riparto del contributo di 120 milioni di euro per il 2022 finalizzato a incrementare il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia e le relative modalità di monitoraggio.
Ogni comune beneficiario è tenuto ad assicurare il raggiungimento dell’obiettivo specificatamente assegnato dal provvedimento per il 2022 in termini di utenti aggiuntivi. Per questa finalità sono previsti ulteriori 175 milioni di euro per il 2023, 230 milioni di euro per il 2024, 300 milioni di euro per il 2025, 450 milioni di euro per il 2026 e 1.100 milioni di euro annui a decorrere dal 2027.
Fonte: Viminale