Si è tenuta presso la Sala di Presidenza di ANCI Nazionale, la conferenza stampa dedicata alle iniziative della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo. La conferenza è stata l’occasione per illustrare le numerosissime adesioni alle celebrazioni di centinaia di Comuni piccoli e grandi e delle più alte istituzioni dello Stato: Camera, Senato, Palazzo Chigi, Viminale, Farnesina e altri ministeri si accenderanno di blu insieme a tanti municipi e monumenti simbolo di tutto il Paese dalle 18.00 alle 21.00 di stasera.
Roberto Pella, vicepresidente vicario di Anci si è detto “contento di essere al fianco di ANVCG per celebrare la Giornata Nazionale che ci ricorda come la memoria delle vittime civili delle guerre va preservata e la cultura della pace va costruita ogni giorno. La sua celebrazione cade purtroppo in un momento drammatico per l’Europa che, a quasi un anno, ancora non trova tregua.
Sono moltissimi i Comuni che si stanno adoperando per accogliere, sostenere e rafforzare, tramite gemellaggi e partenariati, le relazioni coi Comuni ucraini e sono fiducioso che questo sforzo di solidarietà, possa contribuire a promuovere l’inizio del processo di pace”.
Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano, vicepresidente e delegato Sicurezza e Legalità, ha dichiarato: “Dopo la firma del Protocollo d’Intesa con l’ANVCG, i Comuni italiani hanno dimostrato di voler essere sempre più parte attiva nell’attuazione della legge e nella promozione dei suoi valori. Siamo felici di aver dato un apporto al raggiungimento della firma della Dichiarazione politica internazionale con l’adozione delle delibere dell’anno passato. La sfida dei prossimi mesi sarà chiedere al Governo, attraverso l’adozione di nuove delibere consiliari e l’adesione di un numero crescente di Comuni alla Giornata, di adoperarsi perché la Dichiarazione sia sottoscritta da sempre più Paesi nel mondo, fino a coinvolgerli tutti”.
Da parte sua Michele Corcio, vicepresidente nazionale vicario dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, ha richiamato l’importanza della memoria delle vittime civili delle guerre del passato per costruire un futuro di pace: “Le vittime civili di guerra italiane hanno avuto – nella disgrazia – la fortuna di poter contare su un apparato legislativo che ha dato loro la possibilità di avere un’assistenza sanitaria adeguata, un accesso al lavoro e un sostegno economico. Questo purtroppo non avviene in tutti i Paesi coinvolti in guerre e conflitti per una molteplicità di ragioni, non ultima la mancanza di risorse. Le vittime civili di guerra italiane, in questa Giornata, auspicano che in tutto il mondo sia garantita la protezione e la tutela dei civili non solo durante i conflitti ma anche dopo la loro conclusione”.
E’ poi intervenuto Roberto Serio, segretario generale ANVCG: “In un’epoca in cui siamo continuamente esposti ai bollettini di guerra dei numeri delle vittime è necessario fare una premessa: le fonti sono molteplici e la definizione di conflitto è variabile così come quella di vittima. L’Italia è uno tra i pochi Paesi con una definizione di vittima civile molto ampia ed è da questa inclusività che dovrebbe partire la ricognizione numerica. I dati non raccontano nulla purtroppo della devastante eredità della guerra sulle persone, ciò porta ad una logica conseguenza: le vittime civili di guerra in tutto il mondo sono molte di più di quelle che risultano. Mobilitarci per queste persone è urgente”.
Durante la conferenza stampa è intervenuta Sara Gorelli dell’Osservatorio ANVCG, mentre hanno portato la loro testimonianza: i sindaci di Pesaro Matteo Ricci, di Udine Pietro Fontanini, di Misterbianco Marco Corsaro, di Castel Gandolfo Alberto De Angelis, il vicesindaco di Procida Giuditta Lubrano Lavadera e gli assessori del Comune di Genova Antonino Gambino e di Castelgandolfo Francesca Barbacci Ambrogi.