“Con intervento ieri dell’esponente della Commissione Europea si è finalmente sfatato un mito: l’Italia è al passo nell’attuazione dei progetti Pnrr e i comuni con i sindaci sono protagonisti di questa fase per dare risposte fondamentali alle esigenze dei cittadini. Vogliamo proseguire nella buona collaborazione fin qui avviata con i diversi ministeri”. Questo un passaggio dell’intervento di Roberto Pella, sindaco di Valdengo e vicepresidente vicario Anci, che a Missione Italia si è soffermato sulle misure sull’inclusione ed integrazione sociosanitaria previste dal Pnrr.
Pella ha evidenziato in modo particolare la collaborazione intessuta con il ministero dello Sport, con una serie di iniziative, come i 40 milioni di euro destinati ai Comuni del Sud, con il progetto per lo Sport nei Parchi e prossimamente un altro progetto sulla bicicletta che potrà potenzialmente interessare almeno 2mila Comuni”. Anche con il ministero della Salute, il vicepresidente vicario ha parlato di una buona collaborazione. “Siamo sulla stessa linea che sta perseguendo Anci nel tentativo di elevare il benessere complessivo della popolazione. Il ministero ha da poco chiamato la sua denominazione saremmo contenti che tra 15 anni si chiamasse alla fine ministero del Benessere”, ha sottolineato Pella.
Da parte sua Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia e delegato Anci al welfare, ha affermato: “In questi mesi con i ministeri coinvolti è stato fatto un grosso sforzo. Dal punto sociale con il Pnrr abbiamo individuato la giusta direzione di marcia, ma dobbiamo chiederci cosa accadrà dopo il 2026 quando i progetti saranno conclusi”. Per il delegato Anci è importante prendere consapevolezza di quanto sia cambiato il volto delle nostre città dopo l’emergenza pandemica degli anni scorsi. “Registriamo la nascita di nuovi fenomeni, come la diffusione di nuove patologie che vanno di pari passo con la crescita della popolazione anziana ed i nuovi bisogni che arrivano dalle giovani generazioni”. A fronte di queste nuove realtà secondo il sindaco reggiano, è necessario che arrivi una risposta politica, anche perché “queste situazioni riguardano tutti i territori, pure quelli che possono godere di un tessuto economico abbastanza solido”.
Da parte sua il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi ha spiegato che il capoluogo reatino “è una città benestante in cui, dopo il 2016, si sono manifestati fenomeni nuovi sconosciuti per i quali abbiamo messo in campo numerosi interventi di rigenerazione urbana anche di carattere sociale”. Nello specifico “abbiamo realizzato attività dirette di pronto intervento e stiamo cercando di realizzare sinergie sociali importanti in questa fase di progettazione”. Altro tema su cui l’amministrazione sabina si sta muovendo riguarda il rapporto con la “popolazione anziana, una questione centrale vista l’età media elevata in città”, ha concluso il sindaco.