L’amministrazione che ha posto il quesito in oggetto ha approvato il bilancio di previsione ad aprile 2023, ma di seguito è sorta improvvisamente l’esigenza di adeguare l’addizionale Irpef entro il 31 luglio 2023, pertanto si chiede se è possibile procedere all’adeguamento delle aliquote di detta imposta prima della scadenza del termine teorico di legge del bilancio di previsione 2023/2025 (31 luglio 2023) anche, per l’appunto, se il Consiglio Comunale ha già approvato ad aprile il proprio bilancio di previsione 2023.
Gli esperti del Servizio Anci Risponde evidenziano che la questione è stata analizzata dal Dipartimento delle finanze, il quale, nella risoluzione n. 1/DF del 2 maggio 2011, pur ricordando che le delibere di approvazione delle tariffe e delle aliquote costituiscono un allegato al bilancio di previsione, ai sensi dell’art. 172 del d.lgs. n. 267/2000, mette in evidenza che nel caso in cui il comune abbia già deliberato il bilancio di previsione, alla variazione delle aliquote deve necessariamente conseguire una variazione di bilancio. In sostanza quindi è ammesso modificare l’addizionale Irpef entro il 31/7/2023., anche se il Bilancio è già stato approvato.
In proposito si segnala anche la deliberazione della Corte dei conti Lombardia n. 216/2014, nella quale si ammette la possibilità di variare semplicemente il bilancio, senza nuova riapprovazione, in presenza di situazioni nuove in grado di giustificare la nuova scelta. La Corte ha evidenziato l’importanza della motivazione che permetta all’ente di intervenire e che non può essere penalizzato dal fatto di aver adottato prima il bilancio rispetto ad altri enti che si sono avvalsi della proroga dei termini. La motivazione va ricondotta a ragioni normative ovvero di merito che comportino il mutamento del contesto iniziale, tali da giustificare la nuova scelta della misura impositiva, soprattutto quando è peggiorativa.