Coronavirus
Al via l’interoperabilità delle app di tracciamento dell’Unione europea
Al via l’interoperabilità delle app di tracciamento dell’Unione europea
Gli Stati membri, con il sostegno della Commissione, hanno concordato una serie di specifiche tecniche volte ad assicurare lo scambio sicuro di informazioni tra le app nazionali di tracciamento dei contatti basate su un’architettura decentrata. Ciò riguarda la stragrande maggioranza delle app di tracciamento già lanciate nell’UE, o sul punto di esserlo.
Una volta introdotta la soluzione tecnica, tali applicazioni nazionali funzioneranno senza soluzione di continuità quando gli utenti viaggeranno in un altro paese dell’UE che applica anch’esso l’approccio decentrato. Con l’avvio, da parte degli Stati membri, della revoca delle restrizioni di viaggio a livello transfrontaliero in tempo per le vacanze estive, si compie così un ulteriore importante passo verso l’interoperabilità delle app mobili per il tracciamento delle infezioni da coronavirus.
Thierry Breton, commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: “Con l’approssimarsi della stagione turistica, è importante garantire che i cittadini europei possano utilizzare l’applicazione del proprio paese ovunque si trovino in viaggio nell’UE. Le app di tracciamento dei contatti possono essere utili per limitare la diffusione del coronavirus, in particolare nel quadro delle strategie nazionali miranti alla revoca delle misure di confinamento.”
Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha aggiunto: “Le tecnologie digitali sono essenziali per allertare i nostri cittadini in merito ai rischi di infezione e per interrompere le catene di trasmissione mentre si procede alla riapertura delle nostre società ed economie. Invito i nostri cittadini a farne uso, poiché queste tecnologie possono essere efficaci solo se disponiamo di una massa critica di utenti e dell’interoperabilità delle applicazioni tra un paese e l’altro dell’UE. Non scenderemo a compromessi in materia di sicurezza dei dati, di diritti fondamentali e di tutela della vita privata in relazione a questi strumenti digitali.”
La maggior parte degli Stati membri ha deciso di lanciare applicazioni mobili per integrare il tracciamento manuale dei contatti e della diffusione del coronavirus. La stragrande maggioranza delle applicazioni nazionali autorizzate si basa su un’architettura decentrata: in altre parole, gli identificativi arbitrari degli utenti che sono stati individuati in prossimità per un determinato periodo di tempo rimangono sul telefono stesso, il quale effettuerà un controllo incrociato con gli identificativi degli utenti dichiarati infetti. La specifica tecnica di interoperabilità consentirà di operare tali controlli anche per gli utenti provenienti da altri Stati membri, senza che sia necessario scaricare diverse app nazionali.
Le informazioni di prossimità condivise tra app saranno scambiate in forma cifrata in modo da impedire l’identificazione di una singola persona, in linea con i rigorosi orientamenti dell’UE relativi alla protezione dei dati per le app, e non saranno utilizzati dati di geolocalizzazione. Per sostenere l’ulteriore ottimizzazione del sistema, la Commissione istituirà un servizio di gateway, ossia un’interfaccia per la ricezione e la trasmissione efficienti delle informazioni pertinenti inviate dalle app di tracciamento dei contatti e dai server nazionali. Questo servizio ridurrà al minimo la quantità di dati scambiati e, così facendo, diminuirà il consumo di dati degli utenti.
Le specifiche tecniche concordate oggi si basano sugli orientamenti sull’interoperabilità concordati a maggio, che fissano i principi generali.
Prossime tappe
Gli Stati membri potranno già aggiornare le applicazioni per consentire lo scambio di informazioni tra le app nazionali decentrate non appena ciò sarà tecnicamente possibile. La Commissione continua a sostenere il lavoro degli Stati membri volto ad estendere l’interoperabilità anche alle app di tracciamento basate su un’architettura centralizzata.
Contesto
Nell’ambito della rete di assistenza sanitaria online (eHealth) gli Stati membri hanno sviluppato, con il sostegno della Commissione, un pacchetto di strumenti dell’UE per l’uso di applicazioni mobili di tracciamento dei contatti e allerta in risposta alla pandemia di coronavirus, corredato degli orientamenti sulla protezione dei dati per le applicazioni mobili. Come stabilito in una raccomandazione della Commissione, questo pacchetto di strumenti rientra in un approccio comune coordinato a sostegno della revoca graduale delle misure di confinamento.
Da quando è iniziata la pandemia di coronavirus gli Stati membri, sostenuti dalla Commissione, hanno valutato gli aspetti relativi alla protezione dei dati, alla tutela della vita privata, alla sicurezza e all’efficacia delle soluzioni digitali per affrontare la crisi. Le applicazioni di tracciamento dei contatti, se pienamente conformi alle norme dell’UE e ben coordinate, possono svolgere un ruolo importante in tutte le fasi di gestione della crisi e in particolare in quella attuale di graduale revoca delle misure di distanziamento sociale. Possono integrare il tracciamento manuale dei contatti esistente e contribuire a interrompere la catena di trasmissione del virus.
Fonte: Commissione EU