Decaro a Rai News:
“Senza la luce degli 8mila Comuni si spegne il Paese. Governo intervenga”
“Senza la luce degli 8mila Comuni si spegne il Paese. Governo intervenga”
“Con l’illuminazione pubblica i Comuni italiani danno luce a tutto il Paese. Ma senza ristori i rincari delle bollette potrebbero non solo spegnere le nostre città ma avere ripercussioni anche sui bilanci e sui servizi essenziali”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenuto a RaiNews24 sul caro bollette.
“Giovedì 10 febbraio – ha spiegato Decaro – abbiamo scelto di spegnere per qualche minuto monumenti ed edifici pubblici simbolici, per richiamare l’attenzione del governo. E’ un problema che riguarda tutti, dalle aziende, alle famiglie fino agli enti locali. Nei bilanci dei Comuni – ha proseguito il presidente dell’Anci – il costo dell’energia oscilla intorno al miliardo e ottocento milioni. Un rincaro stimato del 30 per cento non ci permetterebbe di chiudere i bilanci e potremmo essere costretti a tagliare servizi essenziali, a cominciare dalla pubblica illuminazione che svolge un ruolo fondamentale anche in termini di sicurezza urbana”.
Decaro ha poi ricordato come, a causa della pandemia, i Comuni si siano visti ridurre in maniera importante la capacità fiscale “Due anni fa – ha ricordato – lo Stato ci ha ristorato con sette miliardi di euro mentre quattro sono stati i miliardi ricevuti lo scorso anno. Quest’anno non abbiamo ancora ricevuto nulla: grazie alla lenta ripresa economica si spera di recuperare il gap, ma non avverrà del tutto. Aumenteranno, ad esempio, di circa 600 milioni i costi per il rinnovo del contratto dei dipendenti. E’ evidente che non possiamo permetterci costi ulteriori per l’energia”.
Basteranno gli annunciati ulteriori quattro miliardi di euro che il governo si appresta a mettere a disposizione? “Il nostro calcolo – ha risposto Decaro – è di un aumento sull’intero anno di 550 milioni di euro. Potremmo chiudere i bilanci con una cifra inferiore, sempre che le previsioni degli economisti siano esatte e che a marzo i costi dell’energia tornino a scendere”.