“Nel 2023 sono previste riduzioni di risorse (taglio di 100 mln, venir meno contributo IMU/TASI per 110 mln, effetto perequativo da sterilizzare per circa 150 mln) e peggioramenti nel sostegno ai disavanzi indotti da sentenze della Corte costituzionale. Tale quadro richiede una posta finanziaria ad hoc in Legge di bilancio per assicurare soltanto una stabilità di risorse, al netto dell’impatto dei costi energetici. Tale intervento è necessario per non determinare ulteriori tensioni sugli equilibri di parte corrente e per assicurare un clima di fiducia interistituzionale”. Lo scrive il presidente dell’Anci Antonio Decaro in una lettera al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, con cui si congratula per la sua nomina confermando la piena disponibilità di Anci ad un incontro a breve per approfondire i temi indicati.
Nella lettera Decaro richiama l’attenzione sulla “necessità di adottare un metodo di stretta concertazione e lavoro comune sui versanti fondamentali per la vita e per la crescita dei Comuni e delle Città, e quindi per i cittadini, che riguardano una gestione ordinata e attenta della parte corrente ed un sostegno efficiente e costante per la parte relativa agli investimenti”.
Nella delicata fase di avvio delle procedure e della finalizzazione delle risorse Pnrr, il presidente Anci “ritiene urgente una immediata definizione delle regole per il 2023 per la revisione prezzi, estendendo il più possibile la procedura semplificata, certezze che vanno date subito ai soggetti attuatori in un anno, il prossimo, che sarà fondamentale per la realizzazione piena degli obiettivi. Per quanto riguarda il versante relativo alla parte corrente, Decaro ricorda come il 2022 è stato progressivamente caratterizzato da uno sbilancio derivante dai maggiori costi energetici. Le evidenze emerse testimoniano una tendenza media di aumento che si avvicina al 100% di aggravio. Inoltre, molti enti accusano incrementi molto superiori, non assorbibili con gli strumenti finanziari e ordinamentali finora messi a disposizione”.
Pertanto, l’Anci, che ha predisposto una serie di emendamenti al dl 144/2022 ritiene “necessarie alcune misure in grado di sostenere gli enti locali nel periodo invernale, dalla chiusura del 2022 al primo semestre del 2023, al fine di avviare la predisposizione dei bilanci in un quadro congruo di certezze”.