Nel corso della sua relazione al direttivo dell’Anci, che si è svolto il 20 ottobre a Roma, il presidente Antonio Decaro ha detto: “Nelle ore nelle quali nasce il nuovo governo, i Sindaci possono rivolgere solo due raccomandazioni. La prima, che i tempi per la sua formazione e soprattutto per la sua piena attività siano i più rapidi possibili, perché davvero siamo in un momento drammatico dal punto di vista sociale ed economico, e non ci possiamo permettere ritardi. La seconda, che, fin da subito, il nuovo governo apra una interlocuzione istituzionale con noi Sindaci confermando le capacità di ascolto e l’atteggiamento di rispetto che abbiamo potuto sperimentare con gli ultimi esecutivi. E che si sono rivelati utili alla soluzione di molti problemi. Non problemi nostri, come Sindaci, ma dei cittadini italiani”.
Per Decaro, fra i primi punti di questo dialogo con il nuovo governo dovrà essere la prosecuzione del lavoro fin qui svolto per l’attuazione del PNRR, “a cominciare dalla conferma per i prossimi anni del finanziamento del Fondo che integra le risorse del Piano per consentire ai Comuni di affrontare l’aumento dei costi delle materie prime”.
“La vera emergenza per il Paese – ha aggiunto il presidente dell’ANCI – è l’aumento incontrollato di energia elettrica e gas, che oltre a essere un dramma sociale e un colpo micidiale al sistema produttivo, è un problema enorme anche per i bilanci dei nostri Comuni. Abbiamo bisogno di ulteriori risorse per provare a chiudere i bilanci del 2022”.
Il presidente dell’ANCI ha poi segnalato che nelle previsioni sulla legge di bilancio 2023 tornano a essere previsti pericolosi tagli ai trasferimenti per gli enti locali.
“Noi – ha detto Decaro – saremo molto chiari con il nuovo governo, così come lo siamo sempre stati con tutti i governi precedenti senza distinzione di maggioranza politica, forti della nostra storica unità al di là delle appartenenze. Non permetteremo che si torni alla stagione dei tagli. Non permetteremo mai più che i Comuni con i loro servizi, e quindi i nostri concittadini, facciano le spese di scelte di finanza pubblica che ci stroncherebbero proprio nel momento del maggior bisogno. E proprio nel momento in cui siamo impegnati nel più importante sforzo di investimenti in opere pubbliche della storia recente”.