Cresce ancora la capacità dei data center italiani, con la città di Milano che eccelle a livello nazionale. Anche nel 2024 è proseguito l’incremento del 2023, con nuove aperture che hanno permesso di raggiungere ai data center italiani una potenza energetica di 513 megawatt It (considerando solamente le sale dati delle infrastrutture), con un aumento del 17% rispetto al 2023. In particolare, a crescere oltre la media nazionale è la città di Milano che contribuisce con 238 megawatt It al totale, con un aumento del 34% rispetto all’anno precedente. Questi numeri collocano il capoluogo lombardo in una posizione di vantaggio strategico rispetto ad altre città emergenti nel settore in Europa. I dati sono contenuti in una ricerca dell’osservatorio Data center del Politecnico di Milano, presentati oggi nel convegno “Data century: le infrastrutture protagoniste del futuro”. Il PoliMi sottolinea che il 2024 sia stato l’anno della definitiva presa di coscienza sull’importanza delle infrastrutture dei data center per il Paese: 5 miliardi di euro sono stati spesi nel biennio 2023-2024 per la realizzazione, l’approntamento e il riempimento di server It di nuove infrastrutture data center, mentre ulteriori 10,1 miliardi sono previsti per il biennio 2025-2026. Sullo sfondo iniziano a emergere un numero crescente di nuove aperture previste dopo il 2026, che potranno alimentare il giro d’affari della filiera infrastrutturale italiana.
I data center a livello europeo si sono evoluti intorno alle città del “Flapd”, acronimo che sta per Francoforte, Londra, Amsterdam, Parigi e Dublino, da anni baricentro infrastrutturale per il continente. Da due anni questi mercati hanno subito un rallentamento: ad esempio la città di Amsterdam, soggetta a una moratoria con rigide regole che vietano l’apertura di nuove infrastrutture, o vincoli ambientali come a Dublino. L’interesse degli investitori si è spostato verso mercati emergenti, tra cui Italia, Spagna, Polonia e Paesi del Nord come Svezia e Norvegia, appetibili soprattutto per le temperature di funzionamento delle infrastrutture. In particolare, l’Italia presenta punti di forza rilevanti, tra cui il suo ruolo di quarta economia europea, il florido tessuto economico locale e la sua posizione strategica nel Mediterraneo, ma risente di alcune difficoltà legate alla componente energetica. In Italia, la Lombardia detiene 318 megawatt It, con un ruolo centrale occupato dalla città di Milano, che possiede 238 megawatt It totali, in crescita del 34% sull’anno precedente. Numeri interessanti, ma ancora distanti da contesti quali Londra (1,065 gigawatt It) o Francoforte (867 megawatt It), ma che posizionano il capoluogo lombardo in vantaggio rispetto ad altri mercati emergenti. Il principale è Madrid, seguito da Varsavia e dalle città del Nord Europa.