Per anni l’amministrazione pubblica è stata oggetto di estesi progetti di riforma normativa, la cui attuazione però è stata spesso carente e nella gran parte dei casi poco efficace.
Il tema è stato oggetto del talk che si è tenuto nell’ambito dell’edizione 2021 di ForumPA. Un incontro in cui si è discusso della necessità di procedere su tre azioni:
• partire da una analisi di quello che ha funzionato delle riforme del passato e va pertanto potenziato e valorizzato: sono molte le buone pratiche diffuse da mettere a fattor comune;
• individuare le riforme che non sono state attuate per attuarle;
• verificare, con specifico riferimento agli investimenti previsti dal Pnrr, i colli di bottiglia che rischiano di inficiarne l’attuazione per agire chirurgicamente e rimuoverli in maniera definitiva.
“Non esiste il miracolo normativo, non esistono norme che risolvono di per sé le interazioni tra amministrazioni, cittadini e imprese”, ha sottolineato Marcella Panucci, capo di gabinetto del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, nel suo intervento al talk.
“Pnrr un’occasione unica rispetto a quello che è stato fatto in passato”
“Bisogna agire su più versanti: l’occasione che ci dà il Pnrr è unica rispetto a quello che è stato fatto nel passato, perché per la prima volta si agisce sia sul versante normativo-regolamentare delle riforme, che il Piano chiama ‘riforme abilitanti’ (della Pubblica amministrazione e della semplificazione), sia sul piano degli investimenti e su specifiche misure in tema di buona amministrazione, accesso, competenze e digitalizzazione. Un panorama di interventi che guarda a tutta l’amministrazione: alle regole, alle persone, all’organizzazione, alle tecnologie”.
“Il decreto governance e semplificazioni il nostro primo impegno onorato con l’Europa”
“Il decreto 77/2021, che riguarda la governance e la semplificazione – ha continuato Panucci – è stato il nostro primo impegno onorato con l’Europa, la prima milestone raggiunta del Pnrr. Il provvedimento è stato il frutto di un intenso lavoro e di un lungo confronto con le Regioni, le Province, i Comuni e gli enti locali per eliminare quei colli di bottiglia rilevanti ai fini dell’attuazione dei progetti previsti dal Pnrr. Un decreto di grande impatto, che interviene sui procedimenti più sensibili, a partire da quelli in materia ambientale (Via, autorizzazioni in materia di rinnovabili), per poi passare a quelli in materia di transizione digitale, utili a favorire la diffusione capillare nel Paese della banda ultra larga, fino alle modifiche al codice degli appalti”.