“Piuttosto che convincere i cittadini a cambiare le loro soluzioni di mobilità, quando abbiamo a disposizione un’enorme quantità di risorse da Pnrr, come amministratori siamo chiamati a fornire soluzione alternative, vantaggiose sia economicamente che come tempi di percorrenza”. Lo ha sottolineato il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, intervenuto al dibattito sulla mobilità urbana anche in qualità di delegato Anci sulla materia.
Rispondendo a Gianni Trovati del Sole 24 Ore, Truzzu ha spiegato come Cagliari parta da una situazione molto svantaggiosa: “Abbiamo la più alta percentuale di auto per abitanti e il nostro obiettivo sarà quello di rivoluzionare il trasporto pubblico locale, con una fltota nuova ed efficiente. Abbiamo già ordinato 90 bus elettrici che arriveranno entro la fine del 2024, mentre entro il 2026 puntiamo ad avere una flotta completamente rinnovata ed elettrica”., Il delegato Anci ha anche indicato una strada precisa per invogliare i cittadini all’utilizzo dei mezzi pubblici. “A Cagliari, ma anche in altre città metropolitane come Bari, stiamo puntando sulle agevolazioni tariffarie, assicurando un notevole abbattimento dei costi di abbonamento. Quando i cittadini capiranno veramente che da questo passa un effettivo beneficio anche in termini di qualità della vita, avremo raggiunto il nostro obiettivo”.
Il sindaco Pierluigi Biondi ha raccontato i progetti legati alla mobilità urbana della città che amministra, così come il collega Sindaco di Varese, Davide Galimberti. “La questione dell’integrazione in tema di mobilità urbana sostenibile è centrale e cruciale per le aree interne – ha spiegato Biondi – A mio avvio il tema va affrontato queste aree storicamente considerate in modo romantico come città media e L’Aquila fa parte di queste. La città che amministro, anche alla luce del terremoto, è una città in movimento, che si trasforma velocemente e con essa anche i propri cittadini abituati agli spostamenti sia di residenza che per usufruire dei servizi locali erogati, anche in termini di mobilità sostenibile. Stiamo attuando il piano che permetterà alla città di avere il parco mezzi tra i più giovani d’Italia. Ma il tema è quello della cura del ferro. Le aree interne necessitano di un importante intervento in questo senso per renderle più accessibili, è necessario il potenziamento del trasporto pubblico locale che deve scavallare le aree urbane. Per Biondi è necessario “semplificare le procedure di adattamento alla transizione ecologica non lasciando che le città si auto regolarizzino da sole ma lo facciano in un quadro di insieme di cambiamento strutturale delle politiche da mettere in atto”.
Molto simili i problemi affrontati da Davide Garimberti. “Come per L’Aquila, questo è un momento particolare – ha spiegato il sindaco di Varese – Il tema per le città medie, alla luce delle risorse stanziate dal Pnrr, ha cambiato la logica degli interventi pubblici spostandola dalla città metropolitana alle aree interne. A cambiare è stato il pensare al futuro della mobilità sostenibile migliorando la connessione tra centro e periferie, tra città medie e aeroporti, alta velocità o come nel caso della mia città, fino all’area transfrontaliera”. Per Garimberti questo tema è fortemente legato alla “rigenerazione urbana perché queste opere infrastrutturali di cambiamento profondo accelerano non solo il percorso di migliorare della qualità della vita dei cittadini ma li educano anche alla transizione ecologica”.
“Torno a casa molto rassicurato dal fatto che avremo una interlocuzione fattiva con i ministeri dell’Istruzione e delle Infrastrutture, dal cui dialogo dipende l’attuazione del Pnrr. La vera rivoluzione la dovremo fare nei prossimi anni nella gestione della vita dei cittadini”. Così il sindaco di Pescara Carlo Masci nel corso del dibattito su ‘Sostenibilità e mobilità urbana’ che ha aperto la seconda giornata di Missione Italia che si conclude oggi alla Nuvola di Roma. Masci ha fornito alcune indicazioni dei progetti di mobilità sostenibile che la sua amministrazione sta realizzando nel capoluogo pescarese. “Stiamo creando una rete di 39 km di piste ciclabili, il doppio della media nazionale se rapportata all’estensione della città. Contiamo entro il 2030 di arrivare a 100 km di ciclabili, vale a dire un terzo di tutte le strade cittadine. Inoltre, stiamo realizzando tre ciclostazioni e 13 punti di scambio intermodale tra autobus e biciclette”, ha concluso Masci.