GENOVA – Il secondo panel della terza giornata della 40^ assemblea Anci di Genova è intitolato: “Turismo, cultura e tutela del territorio: i comuni al centro”, ed è moderato da Danilo Moriero giornalista e Responsabile Comunicazione ANCI. Il primo sindaco chiamato in causa è Claudio Scajola Sindaco di Imperia e Vicepresidente ANCI: “I sindaci sanno quanto sia fondamentale la conoscenza del territorio cercando di capire quali siano le esigenze da colmare anche alla luce di una differenziazione del turismo che ha un valore inestimabile. Scontiamo la modifica del Titolo V della Costituzione Italiana, si è pensato che il turismo dovesse essere delegato alle regioni con dispersione delle risorse ma senza una strategia nazionale di insieme, in un unico quadro normativo. Auspico un ruolo sempre più da protagonista dei comuni nel settore che è il primo acceleratore naturale di crescita economica”.
Antonio Di Santo Sindaco di Opi affronta il peculiare tema dei parchi italiani: “Come Federparchi, il sistema dei parchi italiani, abbiamo da imparare come mettere in sinergia un sistema che in Europa e nato prima ed è quindi più rodato. Ora questa visione sta nascendo anche in Italia, stiamo imparando a fare più squadra. Con il parco del gran paradiso abbiamo festeggiato i 100 anni. A nostra volta, tuttavia, possiamo insegnare che la sostenibilità è coinvolgere i cittadini nel cogliere le opportunità che il parco offre a livello economico e sociale. In Anci abbiamo dato vita a un coordinamento dei parchi espressione della forza del territorio, che non può prescindere dai cittadini che ci vivono”.
Stefano Locatelli Vicepresidente ANCI ha esordito: “In tema di turismo i consorzi di tutela sono sempre più presenti e fanno capire come i sindaci, con il proprio ruolo, siano sempre più importanti. Ma è importante anche garantire la sostenibilità dei territori: se i turisti non rispettano l’ambiente e mettono a repentaglio l’ecosistema I sindaci devono avere gli strumenti per affrontare queste situazioni di fonte ai cittadini”.
Pierangelo Olivieri Sindaco di Calizzano e Presidente CAL Liguria ha dichiarato: “Sul tema del turismo trovo assurdo che certe procedure siano identiche per Roma capitale e per il mio comune, questo è un tema fondamentale, al di la delle risorse che ora ci sono. Col turismo e la cultura tuteliamo il territorio e garantiamo la connessione delle nostre comunità che è un vanto della nostra area territoriale. Faccio l’esempio di Finale ligure, una delle tre mete mondiali più importante per l’outdoor, un paradiso per gli appassionati di trekking, climbing, mountain bike, ma anche sport acquatici”.
“Il nostro territorio è stato martoriato da eventi come il Covid e le alluvioni per questo non deve smettere di agire insieme con iniziative come Città dei motori che ha creato 100 eventi all’insegna di sostenibilità e futuro. No dimentico l’importanza dei Parchi e delle ciclovie danneggiati dall’ alluvione. La nostra Food valley, inoltre, porta le eccellenze che rappresentano l’Italia in tutto il mondo e il Gran premio di formula 1 di Imola ha misurato il successo di queste iniziative”. Questo in sintesi l’intervento di Marco Panieri, Sindaco di Imola
Giacomo Possamai, Sindaco di Vicenza: “Il punto cruciale per la mia città è il problema del over turismo delle città vicine: Verona e Venezia. Ma noi stiamo tentando di fare di necessità virtù: Vicenza, infatti, cresce su quel versante allacciandosi alle altra città. Questa sinergia può essere vantaggiosa per entrambi. Racconto un piccolo aneddoto: dopo aver visto il teatro Olimpico di Vicenza due cittadini romani mi hanno pregato di valorizzare meglio il nostro patrimonio turistico e culturale.
“Questa legislatura ci lascerà finalmente una nuova disciplina in tema di rigenerazione urbana e sviluppo del territorio, tema divisivo negli ultimi anni tra tutte le componenti politiche perché ogni partito politico ha una propria visione. Ecco perché è importante che siano i sindaci a dire la propria condizionando il dibattito parlamentare, sindaci che conoscono le peculiarità del territorio, a prescindere dal coloro politico, che rappresentano perché unici detentori della libertà di poter valorizzare coscientemente e conciliare le bellezze paesaggistiche con lo sviluppo economico e industriale amministrato”. Queste le conclusioni di Alberto Villa Sindaco di Pessano con Bornago.
“Siamo la città più vicina all’Africa del territorio italiano. Stiamo cercando da molti anni di riconvertire la filiera della pesca, penso al gambero, conciliando la salvaguardia del mare e le politiche del lavoro. Oggi aumentando la riconversione e riciclo dei rifiuti recuperati dal mare, in un percorso di economia circolare che dal mare torna al mare, abbiamo creato sviluppo e crescita economica. Abbiamo riscoperto la vocazione turistica attraverso la scoperta delle nostre origini e la nostra cultura”. Questo il pensiero di Salvatore Quinci Sindaco di Mazara del Vallo.
“Bovino è uno dei più bei borghi d’Italia ed oggi, con molti comuni limitrofi, ci candidiamo come con Lucera e i Monti Dauni a Capitale della cultura 2026, sfida ma soprattutto un percorso di condivisione e confronto con l’obiettivo di far crescere il nostro territorio, che dimostra sempre più una vivacità culturale e progettuale, non solo un comune per un’area interna. E’ necessaria una nuova narrazione interna dei borghi che porti ad una prospettiva nuova e ad un approccio che tenga insieme le comunità, che necessitano di servizi, e sia portatore di turismo e occasioni propizie per un nuovo modello sociale”. Queste le parole di Stefania Russo Sindaca di Bovino.
Le conclusioni del panel sono di Luca Pastorino Sindaco di Bogliasco: “ Tra dissesto idrogeologico e difesa delle coste, conservazione del territorio nonostante la presenza dei cinghiali e capriolo, la difesa del suolo e il cambiamento climatico, alluvione e disastri ambientali inclusi, ci impongono di ripensare le politiche di tutela del patrimonio verde delle nostre città. L’accessibilità delle persone deve essere fondamentale nei prossimi anni anche perché senza la programmazione e la prevenzione non è possibile restituire servizi ai cittadini e sostenere un turismo qualitativamente migliore e più consapevole”.