In sede di conversione del decreto-legge n. 104/2023, cui manca solo il voto di fiducia della Camera dei Deputati previsto per oggi pomeriggio, è stato approvato l’emendamento Anci volto a consentire agli enti locali di procedere all’attuazione dei propri piani assunzionali anche qualora si trovino in condizione di esercizio provvisorio.
Questa norma di interpretazione autentica rimuove un impedimento alla rigenerazione e al rafforzamento degli uffici, chiarendo che i Comuni, le Unioni e le Città metropolitane possono procedere all’assunzione di personale sulla base della programmazione triennale di bilancio e dei fabbisogni, anche se in esercizio provvisorio, qualora dette assunzioni trovino coerente copertura nel bilancio triennale.
Tutti gli enti locali, pertanto, non dovranno più sospendere i processi di reclutamento nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio in corso, nel caso in cui i termini per l’approvazione del bilancio siano stati prorogati.
Un’ulteriore importante misura di semplificazione è prevista per gli enti in condizione di deficitarietà strutturale, riequilibrio finanziario pluriennale o dissesto, rispetto ai quali il TUEL affida alla Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali, istituita presso il Ministero dell’Interno, il compito di verificare la compatibilità finanziaria delle dotazioni organiche e delle assunzioni di personale. Grazie alla norma proposta dall’ANCI e approvata dal Senato le assunzioni autorizzate dalla COSFEL possono essere effettuate non necessariamente entro l’esercizio finanziario in corso, ma fino al 30 giugno dell’anno successivo a quello dell’autorizzazione, anche in condizione di esercizio provvisorio.