Umberto Lebruto, Amministratore Delegato FS Sistemi Urbani, ha portato sul tavolo di Missione Italia i temi al centro del piano industriale del Gruppo FS: la mobilità integrata, il recupero di aree dismesse e la connettività, oltre alle opere infrastrutturali. La riorganizzazione passa da quattro Poli di business (Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano) e permette di rispondere alle esigenze delle comunità locali che vedono nel Gruppo FS uno dei principali interlocutori nei progetti di ridisegno strategico dei loro territori. Le imponenti opere infrastrutturali che si stanno realizzando, anche grazie ai fondi del Pnrr di cui il Gruppo FS è soggetto attuatore per circa 26 miliardi di euro, consentiranno una migliore connessione e accessibilità in diverse aree del Paese, sia per quanto riguarda il trasporto passeggeri, sia per quello delle merci gestito dal Polo Logistica. Il Polo Infrastrutture con la società capofila RFI, è impegnato, infatti, nel completamento di cantieri strategici come il Terzo Valico dei Giovi in Liguria, i collegamenti Napoli-Bari, Salerno – Reggio Calabria, Palermo – Catania – Messina, Brescia – Verona – Padova, la circonvallazione di Trento, il passante di Firenze.
“Come Ispra valutiamo positivamente l’operato dei comuni in questi anni”. Così il Presidente dell’Ispra Stefano Laporta che nel corso del panel dedicato al ciclo dei rifiuti ha citato il dato secondo cui “il tasso di raccolta è superiore al 60% e Il tasso di circolarità è del 18,4%, superiore alla media europea, del 12%”. Laporta ha poi sottolineato il ruolo strategico dei cittadini, senza il coinvolgimento dei quali la sfida non può essere vinta. “Occorre aumentare il tasso di riciclaggio – ha detto – e non bastano le infrastrutture ma serve la partecipazione dei cittadini accanto alla messa a terra degli interventi per sviluppare l’economia circolare nel senso della sostenibilità. Obiettivo è arrivare a una gestione integrata dei rifiuti su tutta la gestione nazionale e localizzare i centri di raccolta”.
Corrado Dentis, Presidente CORIPET ha illustrato le raccolte selettive e gli obblighi della direttiva single use Plastic (SUP). Per raccolta selettiva si intende il ricorso ad eco-compattatori intelligenti immessi in spazi urbani ad alta pedonalità, ove conferire le bottiglie usate. Il beneficio della raccolta selettiva è duplice, poiché permette di trattare direttamente il riciclo di bottiglie e di “intercettare” anche il consumo di queste che avviene fuori casa da parte dei cittadini, in genere immesso in cestini per la raccolta indifferenziata. “Abbiamo obiettivi precisi – ha detto Dentis – raccogliere tramite raccolta selettiva il 90% delle bottiglie e di arrivare a riciclare il 30% del PET. Incentivare la raccolta selettiva ha anche una portata notevole per il Paese sul piano economico, potendo dar vita ad un vero modello industriale capace di raggiungere in potenza un indotto di 1400 persone addette ai processi di trattamento. La valenza strategica è ulteriore se si considera che, creando un mercato interno del PET, l’Italia otterrebbe un’indipendenza dall’approvvigionamento estero di materie prime vergini, favorendo la competitività delle aziende italiane”. Ulteriore vantaggio della raccolta selettiva (con conferimento diretto all’impianto di riciclo) rispetto al metodo di raccolta tradizionale, è il minore impatto ambientale, dal momento che le emissioni di anidride carbonica sono minori del 24%.
Valter Facciotto, Direttore Generale CONAI ha ricordato la collaborazione di lunga data con Anci e i risultati importanti raggiunti insieme ai Comuni. “In Italia, oltre sette imballaggi su dieci oggi hanno una seconda vita. Il nostro resta un Paese leader in questo settore dell’economia circolare, ai primi posti in Europa per riciclo pro-capite di imballaggi. È importante continuare a lavorare perché la raccolta differenziata cresca in qualità e in quantità, soprattutto di fronte ai nuovi obiettivi europei di intercettazione e riciclo degli imballaggi: tutti dobbiamo fare la nostra parte, ricordando sempre che il fine ultimo del nostro lavoro è il riciclo. Anche per questo CONAI supporta da sempre le realtà territoriali, mettendo a disposizione competenze e risorse economiche per sviluppare nuovi piani di raccolta differenziata. Del resto, essere sostenibili oggi è anche un’esigenza che parte dal basso: da uno studio che abbiamo appena commissionato a IPSOS emerge come il 79% degli italiani di norma preferisca acquistare prodotti imballati in confezioni riciclabili, e il 74% sia normalmente attento a scegliere pack che riportino in etichetta indicazioni sulla corretta raccolta differenziata”.