Anche quest’anno Anci Digitale partecipa, con uno stand, alla 43° edizione del Convegno e mostra espositiva Internazionale di tecnologie, soluzioni e servizi del Gruppo Maggioli, patrocinato da Anci, che si tiene a Riccione dal 19 al 21 settembre: l’evento nazionale più importante dedicato a Comandanti di Polizia Locale, oltre che ad Amministratori e dirigenti degli Enti Locali.
L’amministratore unico di Anci Digitale Franco Minucci, inoltre, interviene, giovedì 19 Settembre, (ore 10.00 – 13.00), alla sessione “CONTRASSEGNO UNIFICATO DISABILI EUROPEO (CUDE) – Un servizio indispensabile per la mobilità dei cittadini disabili” con uno speech dal titolo: “CUDE, Anci Digitale in prima linea per agevolare l’operatività delle Polizie locali”. La sessione è moderata da Antonio Ragonesi, Responsabile Area Sicurezza e legalità, Pari Opportunità e Servizio civile, Protezione Civile e Cura del territorio, Relazioni internazionali e Politiche europee Anci
Anci Digitale SpA è la Società in house dell’ANCI e di ACI Informatica, per la creazione di servizi informativi, banche dati e servizi telematici destinati al sistema delle Autonomie Locali e dei Comuni in particolare. La Polizia Municipale è il braccio operativo dei comuni italiani. Come tale si occupa di tanti aspetti diversi: dal rispetto del codice della strada alle verifiche sul commercio abusivo, dalla regolazione della viabilità ad attività di sicurezza urbana e di controllo del territorio. È per questa ragione che Anci Digitale, con i propri servizi, ha da sempre un particolare occhio di riguardo nel supporto delle funzioni operative svolte quotidianamente dalla Polizia locale.
Il tema in discussione, la mobilità delle persone con disabilità, è di grande rilevanza e attualità. Anci Digitale, in tale ambito, mette a disposizione di tutti la propria esperienza e contribuisce alla ricerca di soluzioni con un approccio che si può definire “di sistema”. Questa tematica, infatti, riguarda in primis, i cittadini, e coinvolge tutti in uno sforzo civico ed etico, prima che operativo e di processo.
Per quanto riguarda i servizi per la Polizia Locale Anci Digitale offre lo storico Servizio ACI PRA, che consente di accedere all’archivio centrale del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) gestito da ACI. Un servizio che è stato da poco re-ingegnerizzato, con il fine di migliorare la tecnologia utilizzata e i profili di sicurezza. Un investimento realizzato per rendere più efficiente l’usabilità e l’interoperabilità con applicativi terzi. In particolare i benefici della nuova soluzione sono: il superamento del rischio di obsolescenza tecnologica, il miglioramento delle prestazioni e le condizioni di manutenibilità, garantire l’integrazione con il Registro dei veicoli esteri (REVE) e migliorare la scalabilità e l’espandibilità. In via generale, trattasi di una soluzione sviluppata con un modello “modulare” a micro servizi, quindi una soluzione “aperta” e già pronta per le esigenze che dovessero presentarsi in futuro.
Mediante lo stesso Servizio è anche possibile consultare il Registro dei veicoli esteri (REVE). Il Registro che è stato introdotto dall’art. 2 della L. n. 238/2021 e che ha modificato l’art. 93 bis del Codice della Strada (che disciplina la circolazione in Italia dei veicoli immatricolati all’estero). Anche in questo caso è possibile la consultazione puntuale tramite interfaccia web o la consultazione massiva attraverso apposita interfaccia web service. Sul tema REVE si registra un crescente interesse da parte dei Comuni, soprattutto in determinati contesti territoriali, ad esempio quelli transfrontalieri.
Proprio con la finalità di consentire l’ampliamento delle banche dati consultabili da parte dei Comuni e delle Polizie locali per l’esercizio delle proprie funzioni, Anci Digitale ha partecipato in qualità di struttura tecnologica dell’ANCI alle interlocuzioni tra ANCI stessa e il CED interforze del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno.
L’obiettivo è stato quello di individuare una soluzione tecnologica che consentisse alle Polizie locali di fruire dei dati gestiti dal CED Interforze in riferimento: allo schedario dei veicoli rubati, lo schedario dei documenti di identità rubati o smarriti e lo schedario dei permessi di soggiorno, per le finalità di cui all’art. 54 comma 5-bis del Testo Unico degli Enti Locali (vale a dire, la funzione di segnalazione di stranieri irregolari per l’eventuale adozione di provvedimenti di espulsione o di allontanamento).
Sulla base di tale interlocuzione è stato redatto un documento tecnico che soddisfa le esigenze relative: ai requisiti di sicurezza, nell’accesso e nell’interrogazione delle informazioni, mediante l’implementazione di un canale crittografato e al processo di identificazione e abilitazione degli operatori comunali delegati alla consultazione. E’ attesa a breve l’emanazione definitiva del decreto.
Ancora, mediante i “Servizi di Base e Anci Risponde”, Anci Digitale garantisce, tra l’altro, anche alle Polizie locali, attività di consulenza online e pareri di natura giuridico-amministrativa, servendosi di un apposito pool di esperti.
Nell’ambito di tale Servizio sono state attivate iniziative di formazione, approfondimento e confronto che si sono tradotte in un ciclo di webinar (fruibili gratuitamente) sui temi che afferiscono alle funzioni di Polizia locale, approfondendo tra l’altro diversi argomenti di interesse della polizia locale.
Per quanto riguarda il tema dell’incontro, è chiaro che si naviga in un contesto europeo, che trascende quindi quello nazionale. In questa direzione il tema della “mobilità” costituisce uno degli aspetti più rilevanti nei confronti delle persone con disabilità. Un elemento fondamentale: se la “Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030” mira, ad esempio, a garantire “pari opportunità” e piena “partecipazione” alla società su un piano di parità con gli altri, è del tutto evidente che la “mobilità” diventa centrale.
“Partecipo pienamente alla vita sociale, politica e professionale, solo se sono in grado di muovermi agevolmente all’interno della città, grande o piccola che sia”.
Senza avere la pretesa di offrire oggi una “soluzione”, è palese che le esigenze siano sostanzialmente due. È necessario, innanzitutto, immedesimarsi nell’ottica del cittadino. Troppo spesso, infatti, come addetti ai lavori si tende a focalizzarsi su norme, adempimenti e processi, trascurando quella che è l’esperienza del cittadino, l’esperienza “di servizio” (ovviamente, in questa fase storica, in chiave “digitale”).
Naturalmente, la funzione di controllo delle Polizie locali è importantissima, proprio perché costituisce uno dei “mezzi” mediante il quale raggiungere il “fine”, consentendo in tal modo di adempiere ad una funzione pubblica. La seconda esigenza, dunque, correlata alla prima, è quella di agevolare in tutti i modi possibili l’operatività dei Comuni. Non necessariamente, o meglio non sempre, in chiave “innovativa”: esistono molto spesso, infatti, margini di efficientamento e razionalizzazione enormi, con particolare riferimento alla gestione di dati e processi. Questo percorso naturale sfocia in due possibili “leve” per migliorare la gestione della Piattaforma CUDE.
- Occorre, sicuramente, stimolare una più ampia adesione da parte dei Comuni. Ed è evidente che nell’attuale modello di gestione della piattaforma CUDE, l’adesione del Comune costituisca un pre-requisito affinché anche il cittadino sia stimolato a fruire delle potenzialità (in riferimento alla gestione del Codice Univoco, alle eventuali variazioni nell’associazione di targhe). In questa direzione ANCI Digitale fa la sua parte attraverso momenti di sensibilizzazione e approfondimento, anche nell’ambito di un ciclo di webinar sulle Polizie locali già avviato.
- Vi è poi la semplificazione della user experience del cittadino, tanto nella fase di richiesta e rilascio del contrassegno, tanto nella successiva fase di “utilizzo” della piattaforma (in riferimento a spostamenti, accoppiamento e variazioni delle targhe). Come sappiamo, oggi è l’esperienza “mobile” che incide in maniera più efficace nelle nostre abitudini ed è probabilmente su questa che bisogna insistere.
È necessaria, inoltre, un’azione di comunicazione forte anche verso il cittadino: da parte dei Comuni, sicuramente, ma senza dimenticare le associazioni del terzo settore che possono contribuire ad una altrettanto robusta diffusione delle informazioni.
In ogni caso, tornando al tema dell’operatività e della partecipazione dei Comuni, la vera spinta è data dall’integrazione tecnologica, soprattutto quando essa produce un miglioramento del lavoro e quindi dei processi interni all’Ente. Perché, in caso contrario, anche la Piattaforma CUDE viene vissuta come un ennesimo sterile adempimento.
Il miglioramento dell’attività lavorativa e dei processi può concretizzarsi solo con diverse soluzioni tecnologiche e le sottostanti banche dati interoperabili. Su questo versante è naturalmente molto rilevante anche il ruolo dei partner tecnologici: per ottimizzare le funzionalità e i flussi dentro i gestionali in uso nelle amministrazioni comunali. Anche sul tema dell’integrazione tecnologica, infine, Anci Digitale è disponibile al confronto, affinché si possano cogliere tutte le opportunità di razionalizzazione.