“E’ un’occasione straordinaria avere i sindaci delle più importanti città del Mediterraneo in un’unica città. Le immagini che arrivano dall’Ucraina ci rattristano e ci preoccupano, ma non vogliamo perdere la speranza che gli sforzi diplomatici possano ancora avere spazio. Rivolgo un saluto alla città di Kiev, unita a Firenze da un antico gemellaggio e chiedo un minuto di silenzio per le vittime e per chiedere alla Russia di mettere subito fine alla guerra lasciando spazio alla diplomazia per un negoziato che porti alla pace. Stamattina ho mandato ai sindaci di Mosca e Kiev una lettera perché raccolgano il nostro appello mettendo fine alla guerra”. Lo ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, aprendo in Palazzo Vecchio i lavori del forum dei sindaci del Mediterraneo, che si tiene in contemporanea con l’analogo incontro dei vescovi, sempre nel capoluogo toscano dove sono presenti una delegazione di circa 60 vescovi e 60 sindaci di quasi tutti i Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Domenica il doppio appuntamento sarà concluso da Papa Francesco che alle 10 nella Basilica di Santa Croce avrà un incontro privato con il Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Il sindaco di Firenze nel suo intervento ha ribadito la sua piena fiducia nella diplomazia delle città. “Nel 1955 – racconta – in piena guerra fredda, invitato da Giorgio La Pira, il sindaco di Mosca venne a Firenze a incontrare i sindaci occidentali e ad abbracciare il cardinale Elia Della Costa. Non vedo perché non si possa ritentare. La forza e la vocazione umanistica e pacifica di Firenze possono essere un viatico potente”.
Secondo Nardella, “l’epoca che stiamo vivendo ci impone di essere coraggiosi, di assumerci la responsabilità di intervenire nel dibattito internazionale e nei processi decisionali, diventando protagonisti veri ed attivi del dialogo mediterraneo”. Mentre “purtroppo, sempre di più, abbiamo la sensazione che l’Europa, il più grande progetto politico di pace e di unità scaturito dai drammi e dalle nefandezze della seconda guerra mondiale, abbia smarrito la consapevolezza della storia. L’assenza politica e perfino fisica dei vertici dell’Unione Europea è un fatto preoccupante”.
“Senza una politica illuminata e un impegno concreto delle Istituzioni europee a favore dello sviluppo e della coesione delle Nazioni e dei popoli del Mediterraneo -ha continuato il sindaco fiorentino- l’Europa sarà più debole e più divisa. Di fronte ai problemi come le catastrofi ambientali, le migrazioni, le crisi politiche, le emergenze sanitarie, le diseguaglianze sociali crescenti chiedo con forza, anche in qualità di presidente di Eurocities associazione che racchiude più di 250 città europee con più di 250.000 abitanti, che l’Europa non rimanga ferma o indifferente. Ma si impegni insieme ai Sindaci a definire un’agenda per il Mediterraneo fatta di scadenze e impegni certi e verificabili con la previsione di adeguati investimenti economici”.