SPID
9 milioni di identità per i servizi digitali
9 milioni di identità per i servizi digitali
Cresce la diffusione del Sistema Pubblico di Identità Digitale insieme alla crescita di servizi e bonus accessibili con SPID.
Nel primo semestre del 2020 le identità digitali sono cresciute del 50% rispetto a fine 2019, arrivando a superare a luglio i 9 milioni di utenti attivi. Un traguardo importante in linea con i principi del Decreto Semplificazioni che segna gli obiettivi 2021 per un’amministrazione che pensa e agisce in digitale. Come l’INPS che, con la circolare 87 del 17 luglio 2020, fissa la data del prossimo 1 ottobre per avviare il percorso di dismissione del PIN Inps in favore di SPID e CIE per l’accesso ai molteplici servizi online erogati, come ad esempio, la richiesta di un sostegno al reddito o dei bonus, la verifica della propria pensione, etc.
La crescita delle identità digitali – oltre 1 milione solo nell’ultimo mese – va di pari passo con l’accesso ai servizi: SPID è stato utilizzato 10 milioni di volte per accedere ai servizi online solo a giugno 2020.
L’accesso con SPID è riconoscibile dal logo dell’identità digitale e dalla scritta “Accedi con SPID,” spesso posto tra i sistemi di autenticazione durante la fase di accesso ai servizi online. Anche diversi privati hanno abilitato l’accesso ai propri servizi con l’identità digitale. Sono 11 i fornitori già attivi, ed è possibile richiedere l’abilitazione come service provider sul sito dedicato a SPID.
SPID è composto da una coppia di credenziali (username e password) a cui, a seconda della necessità di sicurezza del servizio da utilizzare (ad esempio una transazione economica), possono essere associate ulteriori verifiche di sicurezza per un massimo di tre livelli.
Per ottenere il Bonus Vacanze attraverso l’app IO, ad esempio, o per accedere al proprio fascicolo sanitario elettronico o a servizi con transazioni economiche, è previsto il “secondo livello” di sicurezza, che richiede:
1) un nome utente e una password (le credenziali SPID) per l’accesso al servizio;
2) la generazione di un codice temporaneo di accesso (one time password), fornito attraverso mail, sms o l’uso di un’app (fornita dal gestore di identità digitale) fruibile, ad esempio, attraverso smartphone o tablet, come ulteriore passaggio identificativo di sicurezza.